Il colore rosso è spesso associato all’amore, alla passionalità, così come il fuoco ad un temperamento inquieto, acceso. Nel giorno di Pentecoste ritroviamo questo colore nei paramenti liturgici e celebriamo lo Spirito Santo che scende sui discepoli come lingue di
fuoco, quello Spirito che permette a loro e a tutti noi di essere testimoni dell’amore di Dio.
Tu ne hai mai fatto esperienza?
L’amore di Dio per noi è al tempo stesso immenso e fragile perché è un amore che non si può imporre. Questa forza e fragilità sono bene espresse dall’opera Fire di Teresita Fernández: un cerchio composto di fili di seta di colori digradanti dal rosso al giallo disposti su un telaio circolare. Si tratta di un’installazione imponente, affascinante eppure quasi trasparente nonostante sia veramente minimo lo spazio tra un filo di seta e l’altro, fibra preziosa e delicata, come ogni forma d’amore. La sua circolarità fa pensare inoltre al fuoco attorno a cui ci si riunisce ai campiscuola, in un clima di festa e di condivisione. Fa pensare al fuoco attorno al quale si riuniscono i discepoli per prendere il pane spezzato e il pesce abbrustolito da Gesù per i suoi discepoli, una volta Risorto, per ricordare loro quanto avevano vissuto insieme. Fa pensare ad uno dei simboli dello Spirito, un fuoco che “scalda ciò che è gelido”, come il rischio a cui vanno incontro i nostri cuori che, come tutti i muscoli, devono restare in allenamento per essere caldi e pronti all’azione. Siamo riusciti a tenere accesa la fiamma della nostra fede in quest’ultimo anno così difficile? Ci riusciremo nel tempo estivo che ci aspetta, con le ancora tante limitazioni nelle esperienze che eravamo soliti vivere? In un’estate che si prospetta come un tempo in cui potremo finalmente incontrarci ma dovremo ancora rinunciare al calore umano degli abbracci, come è possibile vivere questa gioia, riscoprire e testimoniare questo amore? Ci tranquillizza Gesù: sarà lo Spirito a guidarci!
“Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.”
L’augurio allora è quello di attraversare questo fuoco che non scotta ma scalda, come se attraversassimo quest’opera per poi stare al centro a contemplare l’amore che ci avvolge e ci protegge, per tenere sempre acceso questo fuoco immenso e delicato dell’Amore del Padre per noi, per diffonderne il calore intorno a noi, per essere cristiani non tiepidi ma ardenti.
Teresita Fernández, Fire, filato di seta, armature in acciaio, resina epossidica. Collezione del San Francisco Museum of Modern Art, 2005.