Tra le varie rappresentazioni artistiche sulla Natività, i notturni in cui Gesù diventa la fonte di luce della scena pittorica sono particolarmente affascinanti ed esprimono intimità e tenerezza. Magari a primo impatto vedere un bambino così illuminato ci può far ridere ma riflettendoci questo modo di dipingere la Natività trasmette il vero messaggio della venuta del Signore che -come ci dicono le Scritture- è la luce del mondo.
Questo chiarore soprannaturale è l’unica fonte di luce che fa emergere dall’oscurità gli altri protagonisti della scena tra cui compaiono ovviamente Maria e Giuseppe: la nascita di un figlio per qualsiasi genitore è la comparsa di una nuova luce che illumina e stravolge positivamente le loro vite. Ancor più in questo caso dove quel “bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia” è il Figlio di Dio, il Salvatore.
Come la luce di Cristo appena nato rischiara i presenti che assistono alla sua venuta, la sua nascita rischiarerà la notte dell’umanità perché egli è il Figlio che Dio ha mandato sulla Terra come messaggio d’amore e promessa di speranza nella remissione dei peccati.
Il nostro augurio per il Natale è di seguire l’esempio di Gesù Bambino ossia quello di farci dono e luce per chi ci sta attorno, illuminando con il nostro amore le vite degli altri.
Buon Natale!
Natività (Gerrit van Honthorst, 1619-20)