Benvenuti in
Pastorale Giovanile

Che cos’è la Pastorale Giovanile

La Pastorale giovanile diocesana esprime la cura della nostra Chiesa verso i giovani negli anni del loro cammino formativo. L’arco di età di cui si interessa va dai 14 ai 35 anni circa.
La pastorale giovanile è una declinazione dell’unica pastorale della Chiesa; è perciò inserita nell’azione pastorale diocesana indicata dal Vescovo. È importante rifarsi almeno un po’ alla nostra storia recente: l’ufficio nasce nel 1983 avente come direttore don Giorgio Marcuzzo, come esigenza di coordinare l’opera educativa delle associazioni presenti in diocesi. Da notare che a livello nazionale il Servizio nazionale per la PG nasce solo nel 1993.

 

Il progetto diocesano di Pastorale giovanile del 1987 affermava:

La PG mira, sotto l’azione dello Spirito Santo, a predisporre e ad accompagnare il giovane all’incontro con Gesù Salvatore, al fine di realizzare l’uomo nuovo in Cristo, accogliendo pienamente la propria vocazione.

Questa definizione mise subito in luce nella nostra diocesi lo specifico della pastorale giovanile che è la proposta di fede, la progressiva introduzione alla vita cristiana delle nuove generazioni, fino a favorire la risposta di ciascuno alla propria vocazione. Questo ha permesso di distanziarsi da un modo di intendere la pastorale giovanile come semplice aggregazionismo fine a se stesso, per promuovere invece proposte di fede, cura della vita spirituale e formazione all’ appartenenza ecclesiale dei giovani attraverso l’associazionismo.
Possiamo dire che la Pastorale giovanile mira a una progressiva introduzione ad una esperienza di vita ecclesiale che, attraverso una comunità realmente presente, conduca alla scoperta e adesione a Cristo che coinvolge tutte le dimensioni della persona negli ambienti di vita: relazioni e affetti, studio e lavoro, servizio e scelte di vita, sport e tempo libero etc.

La PG non è un’associazione o un movimento a sé stante, ma esprime la cura della Chiesa particolare verso tutti i giovani. Propone uno stile di comunione e di collaborazione con tutti i soggetti che si dedicano all’educazione dei giovani, cercando di proporre a tutti la misura alta della vita cristiana ordinaria (cfr. Educare alla vita buona del Vangelo, n. 23 e n. 28).

La PG diocesana non si identifica con l’ufficio né con alcune iniziative formative, ma con la passione educativa di tutta la Chiesa guidata dal Vescovo. Questa percezione del valore della figura del Vescovo come pastore della diocesi e padre della fede dei giovani è una sensibilità cresciuta in questi anni, assieme al valore dell’essere diocesi come pienezza della Chiesa.

L'obiettivo di
Pastorale Giovanile

L’obiettivo della Pastorale giovanile è aiutare ogni giovane ad incontrare il Signore Gesù fino a che la sua vita si compia nella scelta della vocazione.

La Pastorale giovanile allora si caratterizza come realtà di coordinamento delle diverse espressioni ecclesiali per l’annuncio del Vangelo. Negli ultimi vent’anni, grazie anche all’apporto dell’Azione Cattolica, si è insistito molto in diocesi sulla formazione dei giovani alla vita spirituale e alla vita cristiana, cercando di accompagnare alla fede matura quanti già avevano incontrato e aderito al Signore.

 
Il compito della Pastorale giovanile è quello di valutare e proporre le condizioni e le opportunità perché ogni giovane possa incontrare Cristo e iniziare a rispondere alla sua chiamata all’Amore.

È questo il motivo per cui la Pastorale giovanile è caratterizzata dalla dimensione vocazionale.

Pastorale giovanile deve altresì farsi carico di tutti quei giovani che – per vari motivi – non hanno ancora incontrato il Signore o pensano di poter vivere senza di lui, non accogliendo o accogliendo solo parzialmente il suo annuncio: dovrà perciò porsi in una condizione di prossimità e di dialogo sia nei “percorsi di fede” che di “non fede” di tutti i giovani.

Chi "fa" Pastorale giovanile?
I soggetti della PG!

Soggetto della PG è l’intera comunità cristiana. È la comunità cristiana che genera alla fede i giovani e si prende cura del loro cammino di scoperta e approfondimento della fede in Gesù. È la comunità cristiana che evangelizza ed educa alla vita cristiana.

All’interno della Chiesa ci sono alcuni soggetti specifici:
  • La Famiglia

    che - nonostante tutte le sue fragilità - rimane un riferimento imprescindibile.

  • I "formatori"

    (sacerdoti, religiosi/e, educatori e animatori, capi scout e altre figure educative presenti in parrocchia e in oratorio, nel mondo della scuola e dell’università, del lavoro, dello sport e del tempo libero).

  • Le associazioni, i movimenti e gli istituti religiosi

    che mettono i loro specifici carismi e competenze a servizio della pastorale della Chiesa in uno stile di comunione e collaborazione. L’associazionismo giovanile (Azione Cattolica, Scoutismo, Gruppi Missionari ecc. ecc.) nella nostra diocesi mantiene una presenza radicata e una tradizione educativa riconosciuta, da continuare a promuovere.

  • Le strutture di servizio e di coordinamento

    che la Chiesa dedica al mondo giovanile: ufficio diocesano di PG, il settore oratori (NOI) e il CDV (Centro Diocesano Vocazioni), le diverse equipe vicariali di PG, i coordinamenti parrocchiali o delle nascenti collaborazioni pastorali; anche il Seminario propone cammini di preghiera e discernimento offerti a tutti i giovani come le Lectio del Seminario in tempo di quaresima.

  • I giovani stessi,
    chiamati ad essere testimoni contagiosi
    e corresponsabili verso i loro amici e coetanei.