Selfie d’Autore 2020

Selfie d’Autore 2020

Il selfie è un autoritratto realizzato attraverso uno smartphone, un tablet, una webcam. Ormai un po’ tutti ne abbiamo esperienza. In media, un giovane arriva a scattare fino a cinque selfie prima di scegliere quello che vuole condividere sui social o custodire nella propria galleria d’immagini. Molte di queste foto vengono scartate e messe nel cestino, non le riteniamo all’altezza di essere viste da altri o tali da poter occupare prezioso spazio nella nostra memoria digitale. Molti selfie li facciamo e poi, semplicemente, li buttiamo!
Eppure i selfie sono molto più che semplici foto, sono delle immagini segnate da valenza simbolica, cioè sono capaci di rimandare a qualcosa che va oltre l’immagine stessa. Se guardiamo un selfie da vicino scorgeremo che ha fermato il tempo sui nostri occhi e sulle nostre espressioni del viso nell’istante in cui il nostro cuore desiderava, si emozionava con gli amici, gustava se stesso davanti ad uno specchio, voleva dimostrare a se stesso e agli altri di valere, cercava di stupire, di meravigliare, di attirare, di far ridere o far riflettere, di ricordare, di raccontare o di raccontarsi. È un’istantanea della vita non solo in 2D, ma in 3D! Non solo in larghezza e altezza, ma anche in profondità: lì dentro, in quegli occhi fotografati, c’è la nostra vita. Ma allora quell’autoritratto non è solo nostro, è anche di quell’Autore che ha voluto che la nostra vita fosse a Sua immagine! Il mio volto non rimanda solo a me, rimanda anche al volto di Dio: noi siamo davvero selfie d’Autore.
La proposta per le preghiere d’Avvento di quest’anno vuole sostare sulla bellezza che contraddistingue ogni uomo e ogni donna, anche quando non ci sentiamo all’altezza di «corrispondere» a questa vita che ci è data in dono. Siamo tutti immagine di quel bimbo che è venuto ad annunciarci che siamo figli dello stesso Padre, perciò, va da sé: gli assomigliamo!