Una Chiesa per Giovani “on the road” – Passaggio a Treviso

Ci presentiamo: siamo Carlo e Melina, abbiamo rispettivamente 26 e 27 anni e viviamo a Tortona in provincia di Alessandria.
Lo scorso 22 Maggio 2021 ci siamo sposati nel Santuario della Madonna della Guardia della stessa città. Nonostante il periodo incerto a causa della situazione pandemica, da sempre abbiamo avuto una certezza: quella di sposarci in Cristo senza porre davanti le difficoltà
logistiche che ci venivano imposte.

Ci siamo conosciuti a Ottobre del 2018 in un incontro organizzato dalla Pastorale Giovanile della Diocesi di Tortona in occasione del Sinodo dei Giovani indetto da Papa Francesco. Da quel momento abbiamo iniziato a camminare insieme; nella nostra relazione abbiamo provato fin da subito a condividere e accrescere la nostra scelta di Fede, non come scelta solo personale, ma come fondamento anche della nostra coppia.
Così, in modo naturale, è arrivata la decisione di sposarci davanti a Dio, in coerenza con il cammino che fin lì avevamo percorso. Certo, la situazione attuale la conosciamo tutti e non è stato semplice pensare ed organizzare un matrimonio già sapendo che avremmo dovuto fare alcune “rinunce”… ma sentivamo di dover rispondere in modo coerente e deciso al progetto che avevamo sentito nostro.
E così il 22 maggio è stata una festa bellissima, un giorno di immensa gioia.

Nei mesi che hanno preceduto il matrimonio abbiamo anche pensato a cosa avremmo potuto fare come “viaggio di nozze”. Da qui nasce l’idea: un tour dell’Italia, usando solo treni e mezzi pubblici, chiedendo ospitalità alle Pastorali Giovanili d’Italia, quella cellula che per prima aveva permesso a noi due di incontrarsi e iniziare il nostro cammino insieme. Avevamo nel cuore il desiderio di incontrare altri giovani come noi, di portare anche un messaggio di speranza: la testimonianza di una Fede giovane, in una Chiesa giovane e per i giovani. Ci siamo lanciati e abbiamo ricevuto inaspettatamente molto più di quanto ci saremmo potuti immaginare. Così abbiamo organizzato le tappe del nostro viaggio, siamo partiti il 21 Giugno e il 23 Giugno siamo approdati anche a Treviso.

Qui siamo stati ospiti del centro di spiritualità diocesano, accolti da tanti volti amici che ci hanno fatto subito sentire a casa, amati. Il caldo in quei giorni era abbastanza forte e in particolare arrivavamo a Treviso dopo un pomeriggio a Padova molto impegnativo dal punto di vista climatico… ma lo stesso abbiamo nel cuore il ricordo di una bellissima serata alla scoperta di una altrettanto bella città che per noi due era una novità assoluta. Durante la cena insieme ad alcuni collaboratori della Pastorale Giovanile Diocesana abbiamo potuto confrontarci sulle nostre esperienze pastorali e quindi anche sulla fatica che spesso in questo tempo contraddistingue le iniziative che la Chiesa rivolge ai giovani, senza però mai perdere di vista la speranza.
Ci ha stupito e toccato come parlando con loro abbiamo toccato con mano l’attenzione che rivolgono all’unicità di ciascun ragazzo, conoscerli per nome, dedicarsi a loro in modo personale e attento è sicuramente ciò che fa la differenza nella relazione. E così è stato anche con noi, la cura nell’incontrarci, nel preparare un luogo in cui ospitarci, nel farci conoscere la città passeggiando per le sue vie, fino al dedicarci alcuni regali da portare con noi nella nostra casa, sono stati gesti che ci hanno riempito il cuore. Di questo viaggio abbiamo moltissimi ricordi e aneddoti, che speriamo presto di poter raccogliere in qualcosa di fruibile a molti, ma quello che più rimane vivido, anche a distanza di qualche settimana, è la il Dono di Grazia che abbiamo ricevuto nel sentirci “Chiesa” e “Famiglia” ovunque fossimo, senza esserci mai visti prima, ma nella consapevolezza di parlare la stessa lingua e di essere compresi, accolti e amati davvero come fratelli

Fonte: Testimonianza di due giovani